file:///C:/Users/Dott.%20Carmine/Downloads/googlec2eada4b758b0748%20(1).html Dr. Carmine Capasso Otorino Bari: CEFALEA RINOGENA: ASPETTI RADIOLOGICI MAXILLO-FACCIALI

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sabato 27 novembre 2010

CEFALEA RINOGENA: ASPETTI RADIOLOGICI MAXILLO-FACCIALI

CEFALEA RINOGENA: ASPETTI RADIOLOGICI MAXILLO-FACCIALI


Sono stati esaminati 49 pazienti affetti da cefalea rinogena, correlata a patologie di interesse otorinolaringoiatrico, in pazienti che clinicamente riferivano oltre alla cefalea di tipo frontale, fronto-orbitario, fronto-parietale, una sintomatologia caratterizzata da ostruzione nasale e/o rinorrea cronica, sintomatologia sinusitica da almeno 6 settimane, sottoposti a visita ORL e ad accertamenti endoscopici naso-sinusali e avviati allo studio radiologico maxillo-facciale attraverso l’impiego della tomografia assiale computerizzata.
I pazienti sono stati esaminati dal novembre 1998 al dicembre 1999; l’età dei pazienti varia dai 16 ai 70 anni, età media 43 anni, 22F e 27M, con rapporto M/F 1,2.
Lo studio è stato condotto dall’U.O. di Radiologia dell’Ospedale S. Giacomo di Monopoli in collaborazione con l’U.O. di Otorinolaringoiatria dello stesso nosocomio. In tale studio, i pazienti reclutati venivano selezionati sulla base della sintomatologia cefalalgica correlata ai sintomi suddescritti e opportunamente sottoposti ad antibiotico-terapia con ciprofloxacina 750 mg x 2 v/die x 8 gg. e deflazacort 30 mg x 2 v/die x 8 gg. e successiva TC maxillo-facciale.
L’intento dei colleghi otoiatri era quello di valutare l’entità della patologia: evidenziare la presenza della poliposi naso-sinusale e/o sinusite etmoido-mascellare e/o deviazioni del setto nasale (soprattutto posteriore e superiore) e/o sinusite frontale e/o bulla etmoidale, escludendo, attraverso il trattamento medico preventivo, la presenza di essudato infiammatorio che, ai fini di un eventuale trattamento chirurgico, risulta essere un elemento di accompagnamento alle patologie descritte e, la cui presenza, non consente una corretta definizione delle immagini radiologiche.
I pazienti selezionati sono stati sottoposti a FESS (chirurgia funzionale delle cavità naso-sinusali per via endoscopica) sulla scorta delle indicazioni endoscopiche e TC.
I risultati clinico-radiologici hanno mostrato una notevole correlazione tra cefalea rinogena e sinusiti etmoido-mascellari in presenza di bulla etmoidale eccessivamente pneumatizzata, evidenziata con chiarezza con la TC nella scansione coronale condotta al livello dell’unità ostiomeatale. La poliposi nasale-etmoido-mascellare e le deviazioni posteriori del setto nasale risultavano correlate in misura inferiore alla cefalea rinogena, essendo l’ostruzione nasale in primis il sintomo più frequentemente riferito dai pazienti.
Un corretto esame TC maxillo-facciale, soprattutto nella scansione coronale e senza mezzo di contrasto, può costituire, dopo una visita ORL e fibroscopia naso-sinusale, un esame utile ed efficace per lo studio della cefalea rinogena, indicando con precisione le possibilità di intervento chirurgico e nel follow-up dei pazienti.
La cefalea rinogena è strettamente correlata alle patologie che insistono a livello dell’unità ostiomeatale. Dallo studio condotto con i colleghi dell’U.O. ORL è stato rilevato che sui pazienti sottoposti a FESS, nel corso dell’intervento condotto in anestesia generale, è stata effettuata antrotomia media bilaterale ed etmoidectomia anteroposteriore bilaterale (95%), turbinoplastica per conca bullosa (90%), settoplastica (45%), poliposi nasale 30%. Al controllo TC i pazienti sottoposti a turbinoplastica hanno scomparsa del disturbo più invalidante, cioè la cefalea frontale e/o fronto-parietale.
Pertanto la TC delle cavità paranasali costituisce un esame importante sia nella diagnosi delle cefalee rinogene in pazienti già valutati dallo specialista ORL e costituisce un importante presidio nella valutazione pre-operatoria del paziente che deve essere sottoposto a chirurgia endonasale.
La TC consente di identificare aree non facilmente accessibili all’endoscopia naso-sinusale come l’ostio del seno mascellare, il recesso frontale e l’infundibolo etmoidale, nonché la localizzazione e l’estensione dei processi patologici, l’anatomia della regione e le varianti peculiari dell’individuo.
La valutazione diagnostica del paziente con patologia nasale e cefalea si potrebbe avvalere in maniera sistematica ed ottimale della combinazione dell’esame endoscopico nasale sistematico e della TC, per la stretta complementarietà dei due approcci nello studio della cefalea rinogena.
Dr. Carmine Capasso
Spec. ORL

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