file:///C:/Users/Dott.%20Carmine/Downloads/googlec2eada4b758b0748%20(1).html Dr. Carmine Capasso Otorino Bari: Zullo: i veri precari sono gli stabilizzandi e non gli internalizzandi

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venerdì 31 dicembre 2010

Zullo: i veri precari sono gli stabilizzandi e non gli internalizzandi

Zullo: i veri precari sono gli stabilizzandi e non gli internalizzandi

Una nota del consigliere regionale Ignazio Zullo (PdL)
“Qualcosa non quadra nel fare di Vendola, tutto proteso a favore degli internalizzandi cioè di quei lavoratori occupati nelle Aziende e nelle Cooperative che assolvono ai servizi di pulizia, portierato, mensa e via discorrendo nelle Aziende Sanitarie Pubbliche e per nulla preoccupato per la stabilizzazione di quegli infermieri, terapisti, medici, psicologi, OSS che lavorano con contratto di lavoro subordinato di diritto pubblico o con altro contratto di diritto privato alle dirette dipendenza delle Aziende Sanitarie da oltre dieci anni.
Eppure sono questi ultimi i veri precari, prorogati nell’ASL BARI per ulteriori tre mesi e poi? Sono i veri precari e sono dedicati a servizi di grande utilità nella deospedalizzazione quali l’Assistenza Domiciliare Integrata e Riabilitativa e nelle cure intermedie della disabilità, della non autosufficienza e della cronicità.
Tutti servizi che non possono essere interrotti anzi, anche in applicazione del mio emendamento approvato in Consiglio all’interno della legge di bilancio 2011, vanno potenziati con il previsto taglio dei posti letto negli ospedali per effettuare un efficace filtro all’ospedalizzazione e per fornire supporto assistenziale nella fase della dimissione dagli ospedali da ricoveri che con il minor numero di posti letto richiederanno un aumento del turn over e una riduzione della degenza media.
I primi, cioè gli internalizzandi non sono precari poiché non perderanno mai il lavoro perché protetti dalla “clausola sociale” vale a dire che in caso di eventuale subentro di altra ditta nell’appalto, la ditta subentrante è tenuta ad assumere i lavoratori già in servizio e, siccome i servizi di pulizia, portierato, mensa e via discorrendo sono indispensabili alla vita delle Aziende sanitarie, quei lavoratori non hanno nulla da temere circa la stabilità del posto di lavoro.
I secondi, gli stabilizzandi sono precari. Se mandati a casa al 31 marzo saranno disoccupati e lasceranno vuoti assistenziali che determineranno l’insostenibilità economico-finanziaria del SSR, insostenibilità che a ruota, trascinerà nel baratro anche gli internalizzandi.
Ecco perché, caro Vendola, l’attenzione prioritaria della Regione deve essere riservata agli stabilizzandi e plaudo in questo senso al Ministro Fitto quando ti ha manifestato con grande responsabilità la disponibilità a sedersi a tavolino con la Regione Puglia per concertare una legge nazionale che dia soluzione al problema della precarietà nella sua interezza ove la Corte Costituzionale dovesse bocciare le norme approvate dalla, come ricordato dal Presidente Introna, all’unanimità.
In questo senso mi piacerebbe, caro Vendola, adoperarmi per un’azione sinergica che, piuttosto che portarci a Roma a manifestare e a scalare tetti, ci porti a sederci intorno ad un tavolo noi del PdL con il Ministro Fitto e te per agire in sintonia, senza dividerci perché tutti abbiamo a cuore le sorti e il bene dei pugliesi e vorrei che tu possa comprendere che la cooperazione rende molto di più della contrapposizione “.

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