file:///C:/Users/Dott.%20Carmine/Downloads/googlec2eada4b758b0748%20(1).html Dr. Carmine Capasso Otorino Bari: DA LORIS FACCHINETTI A GIROLAMO MELIS - DA LORIS FACCHINETTI & GIROLAMO MELIS A... TUTTI Una pro-vocazione, un Samizdat.

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mercoledì 8 dicembre 2010

DA LORIS FACCHINETTI A GIROLAMO MELIS - DA LORIS FACCHINETTI & GIROLAMO MELIS A... TUTTI Una pro-vocazione, un Samizdat.

mercoledì 8 dicembre 2010
DA LORIS FACCHINETTI A GIROLAMO MELIS - DA LORIS FACCHINETTI & GIROLAMO MELIS A... TUTTI


Una pro-vocazione, un Samizdat.

Abbiamo un Dovere



Caro Girolamo,
ho letto molte delle tue “invettive” contro ipocriti, corrotti, corruttori, bugiardi, furbi e furbastri. Ho letto le tue parole violente contro l’egoismo di molti. Ho letto i tuoi appelli accorati in difesa dei più deboli, degli emarginati, dei dimenticati. Ho letto anche i tuoi attacchi violenti contro i politici. In verità hai scelto come bersagli alcuni politici dal comportamento particolarmente odioso ed ambiguo e, con un po’ di faziosità, li hai additati come campioni di falsità e di tradimento. Probabilmente hai ragione.
Tuttavia non sono convinto che questa tua “selezione” sia sufficiente e, soprattutto, mi preoccupa vederti avvicinare indifeso e disarmato a questo torbido groviglio di fameliche iene. Sono anni che, insieme, tentiamo di portare nel mondo dei politici la vocazione al bene comune. Sono anni che cerchiamo di mostrare, anche con l’esempio, il valore sommo dell’altruismo e dell’amore per il prossimo. Sono anni che tutti i politici che conosciamo, che abbiamo aiutato a crescere e a vincere, appena giunti al potere, come piccoli giuda, ci tradiscono e diventano arroganti e sleali, affascinati dai furbetti e dai raccomandati, attirati dai corrotti, assetati di vanità e di ambizione. Troppe volte è accaduto.
Ho riflettuto. I casi sono troppi. Allora è una malattia. Una malattia dell’anima. Un tumore maligno che penetra nella mente e nel cuore di chi pratica qualunque potere. Una metastasi inarrestabile che corrode le fibre divine dello spirito e tramuta gli uomini e le donne in mostri senza morale, senza Dio, senza umanità. Danzano come baccanti in un'ebbrezza continua, in un delirio di onnipotenza, nella convinzione di essere sopra ogni legge, immortali ed invincibili. A che serve, Girolamo caro, riempirli di invettive inutili e impotenti? A che servirebbe una rivoluzione cruenta che, assieme ai lutti, provocherebbe l’effimero risultato di sostituire mostri con altri mostri?

Allora che fare? Possiamo solo seminare Verità e Giustizia. Possiamo solo cercare nelle nuove generazioni i più generosi ed aiutarli a diventare una nuova classe dirigente temprata nell’anima e nello spirito, consapevole che il cammino umano è un breve passaggio da riempire con opere al servizio del prossimo da lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi. Dovremmo tentare di costruire delle comunità del sapere, una fitta rete di comunità dedite a formare il cuore e la mente, un’unione di persone libere dalla sete di potere destinata a donare alla società un esempio di solidarismo e di altruismo. Ai politici dall’anima malata possiamo offrire, anche gratuitamente, le nostre cure amorevoli. Siamo in grado di guarirli se si affidano a noi.
Negli ospedali, negli ospizi, nelle favelas, nelle periferie più degradate, nei territori del dolore e della sofferenza umana abbiamo trovato gli antidoti contro la sete di potere, contro l’ambizione smodata, contro l’ipocrisia, contro l’arroganza, contro la slealtà, contro la vigliaccheria, contro la vanità. La guarigione è garantita. Girolamo, avevo voglia di dirti di nuovo, tutto questo. Abbiamo un dovere.
Vale. Loris

*********************
Sì, Loris.
Questa è la strada.
Ma il solo modo che io ho trovato per testimoniare & tenere desto il vulcano di "Vincere!", è quello che vedi qui e che sparo fuori di qui con i pochi mezzi disponibili, da solo in questa periferia della carità che è Milano. L'Invettiva e l'Anatema sono le forme bibliche e evangeliche dell'avvicinare la lontananza, del pro-vocare - oltre agli infami - gli Innocenti, i giovanissimi. Ma soprattutto, inutile negarlo, sono gli strumenti del tenere più che desto il mio furore.
La strada è Insieme. Come sai, gli abbiamo dato tanti Nomi. Ora sembra che stia per convergere in un sentiero che porta alla radura, sulla quale ci incontreremo con i tanti Altri: la mia devozione al Pensiero chiama "Lichtung" quella radura; la mia consonanza affettiva con te e col mondo, le dà nome "Tenda nel deserto".
Poi magari, saliremo a lanciare ululati alla Luna, arrampicandoci sul Monte dei Cocci.
Siamo vicini.
Giro

Di Girolamo Melis

Categorie: LA CITTÀ DEGLI UGUALI

1 comments:

Anonimo ha detto...

grazie per aver deciso di far emergere queste vostre "parole".

a presto
gabriele rossi
mercoledì, 08 dicembre, 2010

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