Che cosa è il Marketing Virale ?
“Il marketing virale descrive ogni strategia che incoraggia dei singoli a passare ad altri un messaggio pubblicitario, creando il potenziale per la crescita esponenziale del messaggio stesso”. (Ralph Wilson)
Il termine virale, che proviene dal latino “veleno”, non è certo un termine positivo; oggi il virus, quello che invade il personal computer, è quasi più temuto dei virus che colpiscono l’uomo.
Ma in questo caso “virale” ha una accezione positiva; il marketing, ovvero “la scienza di individuare, creare e fornire valore per soddisfare le esigenze di un mercato di riferimento, realizzando un profitto” (Philip Kotler), si avvale di un processo veloce, qual’è la diffusione di un virus, per raggiungere l’utente con una spesa molto contenuta, rispetto a quella del marketing tradizionale.
Gli effetti di questa nuova strategia di marketing, possono essere vari; a me piace pensare che questi effetti, siano sempre a beneficio del destinatario del messaggio.
E questo è sempre vero nel caso del Network Marketing, perché il NM basa la sua strategia commerciale sui vantaggi, per il consumatore e per il distributore, derivanti dai risparmi nella catena Produttore-Consumatore. Il risparmio più grande è dato dall’assenza di costi di pubblicità, che in certi casi, nel marketing convenzionale, può pesare sul costo del prodotto al consumatore fino al 50%.
La definizione “Marketing Virale”, oggi appartiene perlopiù al tipo di marketing sviluppato sul Web. Parlando di network marketing, il termine più usato è “passaparola”, oppure “vendita per raccomandazione” o altri equivalenti, ma il network marketing si stà allargando verso una economia globale, che non può fare a meno del Web, e quindi, in questo sito il termine passaparola sarà definitivamente sostituito da Viral Marketing o Marketing Virale.
E’ chiaro che il marketing virale, come ogni altra forma di marketing, nasce per offrire prodotti e servizi, e che questa offerta è un’offerta commerciale.
Sia che, magari all’inizio, i prodotti siano offerti gratuitamente, sia che, come giustamente avviene, i prodotti siano offerti a fronte di un corrispettivo.
Il marketing virale, a differenza del network marketing, non coinv olge l’utente che divulga il messaggio, in un certo senso lo sfrutta, in quanto l’utente divulgatore non viene quasi mai rimunerato per questa sua attività. Nel network marketing, invece, l’utente divulgatore riceve, da questa sua “attività” dei benefici diretti.
Queste due forme di marketing, che si basano sullo stesso sistema di trasmissione, la rete, hanno in comune anche la velocità di propagazione, che si basa sul fattore esponenziale, ovvero sulla legge di Metcalfe.
Robert Metcalfe, fondatore della società 3Com, è una delle persone a cui si attribuisce la creazione di Ethernet, il protocollo che regola la trasmissione dei dati su rete locale, che oggi noi tutti utilizziamo.
La legge, a lui attibuita, dice:
· valore economico di una rete = numero di utenti2
ovvero, se esistesse un solo telefono, quell’unico telefono non avrebbe alcun valore economico. Con due telefoni, il valore economico passerebbe da zero a 22, cioé 4. Con tre telefoni, il valore economico equivale a 32, cioè 9.
In altri termini, il valore economico di una rete o di un network aumenta in modo esponenziale, non aritmetico.
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