file:///C:/Users/Dott.%20Carmine/Downloads/googlec2eada4b758b0748%20(1).html Dr. Carmine Capasso Otorino Bari: VERTIGINI E NON SOLO

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giovedì 28 ottobre 2010

VERTIGINI E NON SOLO

VERTIGINI

Premetto che è consultabile il sito "PROGETTO VERTIGO" http://www.progettovertigo.com: tale sito fornisce informazioni dettagliate ed aggiornate sulle VERTIGINI.
Nella valutazione del paziente vertiginoso, il primo elemento è la raccolta dell'anamnesi: è una vertigine soggettiva (falsa sensazione di rotazione degli oggetti: mi sento girare la testa) oppure è una vertigine oggettiva (vedo girare gli oggetti, mi sento cadere di lato, mi giro nel letto e vedo girare gli oggetti). La vertigine centrale è soggettiva ed è spesso associata a lipotimia, ha carattere occasionale imprevedibile. La vertigine oggettiva è periferica cd. armonica: presenta caratteri precisi, associata e/o ad acufeni, e/o a ipoacusia, lateropulsione, mai associata a lipotimia.
Entrambe le vertigini possono associarsi a sintomatologia neurovegetativa (nausea o vomito), le periferiche prediligono il riposo al letto e al buio, durano ore o giorni (labirintiti acute associate a sintomi cocleari, neuroniti non associate a sintomi cocleari).
All'esame obiettivo, si ricerca il Ny (nistagmo), movimento coniugato dei bulbi oculari sul piano orizzontale (vert. periferiche), verticale (vert. centrali). Il Ny è il primo segno che compare nella vertigine e l'ultimo a scomparire. Successivamente, ricerca del Romberg: paziente in piedi ad occhi chiusi: polidirezionale ad ampie scosse (vert. centrali), lateropulsione (vert. periferiche); prova delle braccia tese (deviazione laterale delle braccia nelle v. perif.); Babinsky o cammino a stella: far camminare avanti e indietro il paziente ad occhi chiusi: patologia vestibolare con iporeflessia vestibolare destra, quando il paziente procede in avanti, devia a destra, quando retrocede, apparentemente devia a sinistra, fino ad incrociare a 90° il percorso iniziale (ricerca dei segni vestibolari spontanei abnormi in atto).
Ricerca del Ny con prove o manovre di posizionamento: HEAD SHAKING TEST (afferrare la testa del paziente e muoverla rapidamente in senso latero-laterale per 20 volte), evidenzia un Ny latente, cioè una pregressa, recente patologia periferica vestibolare; manovra diagnostica di SEMONT: paziente seduto sul lettino da visita, gambe penzoloni, braccia incrociate, l'esaminatore afferra la testa del paziente e, in maniera consensuale con il collo e il tronco, accompagna il paziente sul decubito dove viena riferita la vertigine posizionale (vertigine di breve durata con latenza di 10 sec. e durata complessiva compresa tra 20 e 40 sec.), attendendo almeno 10 sec. (contando con il paziente 1001, 1002,...) e passando alla posizione seduta iniziale e successivamente al decubito controlaterale: se il paziente non ha alcuna vertigine, si può passare alle indagini strumentali, altrimenti se la vertigine è presente con sintomi neurovegetativi intensi (sudorazione profusa e/o nausea e/o vomito), passare, dopo che la vertigine è terminata, al decubito controlaterale in maniera rapida e decisa (MANOVRA LIBERATORIA DI SEMONT). Molte VERTIGINI POSIZIONALI PAROSSISTICHE BENIGNE, "guariscono" nella prima seduta, altrimenti si ripete dopo 10 giorni, con ginnastica vestibolare domiciliare (stessi esercizi al mattino a digiuno, come TUTTE LE MANOVRE VESTIBOLARI!). Nella valutazione specialistica, secondo i centri, si eseguono PROVE TERMICHE VESTIBOLARI, TEST DI INSEGUIMENTO VISIVO (PURSUIT SINUSOIDALE, SACCADICO), VEMPS (POTENZIALI VESTIBOLARI) e per completamento diagnostico, ESAME AUDIO-IMPEDENZOMETRICO (VALUTAZIONE COCLEARE) E RM ENCEFALO + ORECCHIO INTERNO, CONDOTTI UDITIVI INTERNI E ANGOLO PONTO-CEREBELLARE CON M.D.C..



LARINGITE DA REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO


L'esperienza giornaliera, evidenced based, mostra un sensibile incremento della patologia da reflusso gastro-esofageo: molti disturbi acido-correlato, a livello laringeo, venivano etichettati come "globo isterico" e trattati di conseguenza con spasmolitici ed ansiolitici! molti granulomi cordali posteriori venivano operati in microlaringoscopia numerose volte e puntualmente recidivavano. La tosse frequente, soprattutto post-prandiale e notturna venivano classificate come allergiche o "nervose". Attualmente, una corretta anamnesi, una valutazione orl completa (esame naso.fibrolaringoscopico) potra' evidenziare una laringite da reflusso gastro-esofagea suddivisa in 4 stadi: a) iperemia e tumefazione mucosa interaritenoidea posteriore; b) a + iperemia delle corde vocali vere; c)a+b+ granuloma cordale posteriore di 1-2 mm di diametro; d) a+b+c+ granuloma interessante l'intera corda vocale con carattere dispneizzante. Terapia medica con pantoprazolo da 40 mg/die o 80 mg/die (PPI: proton pump inhibitors) secondo la gravita' della patologia, con una durata minima del trattamento di 60 gg, media 6 mesi, a tempo indeterminato in presenza di esofago di Barrett. Indispensabile la valutazione del gastroenterologo nello stadio "c" e "d" o per trattamenti con pantoprazolo superiori ai 60 gg.: i gastroenterologi consigliano una egds con biopsia dopo i 40 anni e in presenza di recidive della sintomatologia dopo sospensione della terapia. utile UBT (urea breath test). Poco utile sec. i gastroenterologi. la ph-metria gastroesofagea tradizionale e la check dual probe (due sensori: uno a livello crico-esofageo e l'altro a livello gastro-esofageo), considerata metodica indaginosa e oltremodo scomoda per il paziente. Per approfondimenti: “Studio multicentrico: correlazione clinico-statistica tra dati clinici e rilievi strumentali nel reflusso laringofaringeo: proposta di un nuovo criterio di classificazione del reflusso in ORL” C.A. Leone, F. Mosca – Dipartimento di ORL, Ospedale Monaldi, Napoli – ACTA OTORHINOLAYNGOLOGICA ITALICA 26,264-270, 2006

SLEEP APNEA SYNDROME

Argomento molto attuale e' la sleep apnea syndrome: patotogia che interessa sia l'eta' pediatrica che l'eta' adulta, non presenta differenze per sesso, e' strettamente correlata all'obesita' e a cause ostruttive (iperplasia adeno-tonsillare, deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati). il follow up del paziente prevede un esame polisonnografico, un esame nasofibrolaringoscopico, valutazione neurologica, valutazione internistica e dietologica. interventi proposti: adeno-tonsillectomia, uvulo-palato-faringoplastica, settoplastica e turbinoplastica; alternativa chirurgica è la CPAP (Continous Positive Airway Pressure), che fornisce una pressione positiva costante rispetto alla pressione atmosferica. (Vedi http://it.wikipedia.org/wiki/CPAP).



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